GIACOMINO IL COMODINO

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Giacomino: piccolo e irresistibile!

Una volta era un semplice comodino con un cassettino.
Oggi lo è ancora — ma con molto più stile e un certo savoir faire. Giacomino è uno dei miei primi esperimenti, quindi lo tratto con un misto di affetto, nostalgia e orgoglio.
Non ho stravolto nulla: la struttura è rimasta intatta, come un bel carattere che non ha bisogno di filtri.

L’ho levigato con cura, togliendo quel vecchio strato di pittura che lo opprimeva.
Ed è lì che ho visto la magia: un legno caldo, una luce gentile, un’anima viva sotto la polvere.

Essenziale nelle forme — basso, tozzo, minimal — ma con un potenziale frizzante.
Gli ho dato un colore deciso, che dialoga con la delicatezza naturale del legno.
Il top, rovinato dal tempo, l’ho vestito con una carta decorativa nei toni del blu e dell’arancio: una combo audace, ma lui se la merita tutta.

Le gambe? Slanciate con un tocco teatrale: colonnine con capitello decorato, perché anche i comodini hanno diritto al loro momento di gloria.

Essenziale nelle forme — basso, tozzo, minimal — ma con un potenziale frizzante.
Gli ho dato un colore deciso, che dialoga con la delicatezza naturale del legno.
Il top, rovinato dal tempo, l’ho vestito con una carta decorativa nei toni del blu e dell’arancio: una combo audace, ma lui se la merita tutta.

Le gambe? Slanciate con un tocco teatrale: colonnine con capitello decorato, perché anche i comodini hanno diritto al loro momento di gloria.

Essenziale nelle forme — basso, tozzo, minimal — ma con un potenziale frizzante.
Gli ho dato un colore deciso, che dialoga con la delicatezza naturale del legno.
Il top, rovinato dal tempo, l’ho vestito con una carta decorativa nei toni del blu e dell’arancio: una combo audace, ma lui se la merita tutta.

Le gambe? Slanciate con un tocco teatrale: colonnine con capitello decorato, perché anche i comodini hanno diritto al loro momento di gloria.

Ah, il cassettino? Disperso nei meandri del caos da cui l’ho salvato.
E sai che c’è? Non l’ho rimpiazzato. Quel vuoto racconta una storia: una vena poetica, un abbandono romantico. Un dettaglio imperfetto che rende Giacomino unico.

È il compagno perfetto: tiene i tuoi drink, ascolta i tuoi sfoghi, non giudica e soprattutto non lascia aloni.

Ah, il cassettino? Disperso nei meandri del caos da cui l’ho salvato.
E sai che c’è? Non l’ho rimpiazzato. Quel vuoto racconta una storia: una vena poetica, un abbandono romantico. Un dettaglio imperfetto che rende Giacomino unico.

È il compagno perfetto: tiene i tuoi drink, ascolta i tuoi sfoghi, non giudica e soprattutto non lascia aloni.

Ah, il cassettino? Disperso nei meandri del caos da cui l’ho salvato.
E sai che c’è? Non l’ho rimpiazzato. Quel vuoto racconta una storia: una vena poetica, un abbandono romantico. Un dettaglio imperfetto che rende Giacomino unico.

È il compagno perfetto: tiene i tuoi drink, ascolta i tuoi sfoghi, non giudica e soprattutto non lascia aloni.